di Franco Filipetto

Duemila partecipanti all’edizione numero 63 della “Sagra della Fragola”, una delle feste più antiche del Piemonte. L’appuntamento si è tenuto come tradizione a Fosseno, frazione di Nebbiuno (NO), per l’organizzatrice la “Nuova famiglia fossenese del Cucù” con il patrocinio del Comune. Un tempo le colline attorno alla frazione erano ricche di terrazzamenti a fragole, ora in molti punti hanno lasciato posto a condomini e casette di vacanza.  Spiega il presidente del sodalizio, Fernando Dalle Carbonare: <La prima edizione si è tenuta nel 1959 quando a Fosseno i campi di fragole si estendevano a perdita d’occhio e la coltivazione dei frutti rossi erano una voce importante dell’economia locale. Le fragole erano il prodotto tipico di questa zona di collina, sopra il lago. Quando arrivava il tempo della raccolta e le mogli dei contadini andavano con le ceste colme a vendere i frutti rossi sui mercati più importanti del territorio, soprattutto quelli di Arona, Stresa, Verbania e Borgomanero, ma anche sulla sponda lombarda ad Angera e Sesto Calende. Continuare a celebrare la fragola con la nostra festa è un modo per tener viva la storia del paese e raccontarne le tradizioni>.

La fragola di Fosseno era rinomata in tutto il territorio, sponda piemontese e lombarda del lago Maggiore e in alcuni casi finiva anche nelle bancarelle e nei negozi di frutta e verdura di altre regioni. Per il 63° anniversario della sagra sono stati così organizzati due giorni all’insegna del divertimento, delle specialità locali, della musica e del buonumore, con protagoniste assolute le fragole di Fosseno e dell’Alto Vergante. Prosegue Dalle Carbonare:<Occasione  per far conoscere a tante persone una località splendida come Fosseno e per gustare le fragole, un prodotto per cui è sempre andata famosa>. Le fragole di Nebbiuno sono sempre state molto ricercate, e tra i clienti dei coltivatori di Fosseno c’erano anche gli alberghi più importanti del lago Maggiore. Questa è una delle manifestazioni organizzate in frazione, si prosegue con la sagra del mirtillo, poi le castagne e infine la polenta.  Tutto questo sotto il tendone che viene innalzato di volta in volta nella piazza che ospita il monumento al muratore.

(foto Sergio Filipetto)