Gorgonzola, crollo di vendite. Il presidente agli allevatori: “Dateci meno latte”

Gorgonzola, crollo di vendite. Il presidente agli allevatori: “Dateci meno latte”

L’emergenza sanitaria Covid-19 sta mettendo a dura prova anche il settore caseario. Ci sono già i primi segnali negativi ler il Gorgonzola Dop, uno dei grandi formaggi italiani. “Tutti pensano che la filiera del food non stia subendo danni in questo periodo – dice Renato Invernizzi, presidente del Consorzio di tutela – . Purtroppo non è così e soprattutto nel caseario ci sono problemi che potrebero in seguito peggiorare”.

Il Consorzio, con sede a Novara, ha fatto alcune rilevazioni dalle quali emerge una situazione di grave sofferenza. Il comparto horeca (hotellerie-restaurant-cafè), insieme con quello dei grossisti, è il più penalizzato con la conseguenza che alcuni associati hanno già lamentato una perdita fino al 65% delle vendite. Ristorazione e grossisti infatti sono canali di vendita molto importanti e sembra che potranno avere un futuro molto difficile, nonostante qualche azienda riesca ancora a contenere i danni, grazie a programmazioni e riduzione della produzione. Molte le difficoltà anche nella Grande distribuzione, perché gli acquisti si sono orientati verso beni a lunga scadenza o stagionati. il contingentamento degli ingressi non permette che gli acquisti nei supermercati compensino i numeri negativi della ristorazione e dei grossisti. Inoltre in questo momento la modalità privilegiata è quella del prodotto preconfezionato/libero-servizio a discapito del banco taglio, chiuso in alcuni punti vendita.

Poi il canale export. “Qui – sottolinea Invernizzi – i primi segnali negativi dall’ultima settimana di marzo a causa del blocco adottato sia da paesi europei che extraeuropei. Inoltre per la logistica destinata all’estero ci si scontra con le frontiere chiuse e con tutti i provedimenti restrittivi adottati praticamente ovunque riguarda la circolazione di mezzi e persone. Ne deriva perciò che l’export abbia ancora una peggiore prospettiva per il futuro. Nel complesso tra le imprese che fanno parte del Consorzio si stima, come media, una mancata vendita del 31 per cento per il mese di marzo. Ma ci sono aziende che hanno dovuto ridurre del 90 per cento le vendite. Tutte finora stanno resistendo anche sotto il profilo dei mantenimenti occupazionali, ricorrendo alle ferie forzate per i dipendenti”.

Il presidente lancia un appello anche al mondo agricolo: “Meno gorgonzola venduto, significa riduzione della produzione e minor necessità di latte. Chiediamo a tutte le aziende agricole di contenere i quantitativi che abitualmente ci vengono forniti. Gli allevatori sanno che è possibile agendo sull’alimentazione delle bovine, diminuendo la razione sia in termini quantitativi sia in termini di valori nutrizionali. Di conseguenza, anche con l’aiuto di farmaci, la lattazione si riduce mettendo le vacche in asciutta”.renato invernizzi

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