Iconiche ed evocative, come lo è stata Silvana Mangano. Le donne del riso anni 40-50 sono state al centro di una mostra retrospettiva nell’ambito di Risò, il festival internazionale che si concluso a Vercelli con la partecipazione di decine di migliaia di persone. Altre donne, contemporanee, non più mondine ma imprenditrici o mogli e figlie di imprenditori risicoli, sono state protagoniste di questo evento di caratura mondiale. Sono le socie di “Donne&Riso”, l’associazione femminile ora presieduta da Federica Busso. Erano nel padiglione filiera, stand di Confagricoltura. “Un evento a cui non si doveva e non si poteva mancare. – sottolinea la presidente – Specialmente alla vigilia del 2026, Anno Internazionale delle Donne Agricoltrici, come da volontà dell’Assemblea delle Nazioni Unite. E per celebrare la donna in agricoltura è stata presentata la Donna di Riso, così ci piace chiamarla. L’abito, realizzato totalmente con pannocchie di riso, grazie all’abilitò di una nostra socia, Bettina, vuole essere l’espressione dell’imprenditrice in campo, esprimere il ruolo dell’imprenditoria femminile che senza mai dimenticare le tradizioni assume un posto sempre più centrale nell’innovazione, nella ricerca scientifica, così come nello sviluppo delle attività multifunzionali: fattorie didattiche, agriasilo, agri-cooking. Al tempo stesso lanciare un altro messaggio: con il nostro prezioso chicco bianco si può fare economia circolare, il riso non solo prodotto di cucina, ma anche abito, un modo di vestire, parlare di tradizioni, cultura e coltura. Parlare di territorio, sostenibilità, di futuro della donna in campo imprenditoriale, economico, sociale e ambientale”.
L’associazione Donne&Riso, con le sue 70 socie, vuole essere tuto questo. Molte le visite nello stand, e la richiesta di consultare i due libri di cucina editi dall’associazione: “Risotti e ancora risotti” e “Riso e dolce riso”, a conferma che esiste ancora l’importanza dei ricettari cartacei e la tradizione. “Vorrei ringraziare tutti – conclude Federica Busso – e in particolare il Comune di Vercelli, la Provincia ed Ente Nazionale Risi che ci hanno dato la possibilità di essere presenti”.
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