Da grande voglio fare il trattorista agricolo

di Gianfranco Quaglia

Che cosa farò da grande? Nella classifica delle professioni più ambite dai giovani si collocano ai primi posti il medico, l’ingegnere, l’architetto, il commercialista. Ma anche figure legate alle nuove professionalità come analisti, business intelligence manager, security manager, controller. Curiosamente, agli ultimi posti, lo sportivo, il pilota, la hostess, l’attrice. Come dire: scelte ispirate da un sano pragmatismo che non sempre collimano con le aspettative dei genitori i quali puntano per i loro figli su impiegato pubblico, bancario, idraulico, docente universitario, politico, notaio, dentista, giudice, calciatore. Quasi nessuno, genitori o figli, penserebbe al profilo del trattorista agricolo.

Sì, proprio trattorista. Eppure le ricerche di lavoro per questa figura professionale è al top. Con stipendi che possono oscillare anche fra i 1500 e i 2000 euro al mese, sino a tremila nel Canton Ticino. Le aziende agricole che dispongono di un buon trattorista difficilmente se lo lasciano sfuggire, non fanno difficoltà a riconoscergli trattamenti economici soddisfacenti e benefit vari. Naturalmente il dipendente deve essere in possesso di professionalità e esperienza, considerando che il trattore da condurre ormai è equiparabile a una macchina sofisticata, collegata a laser, computer, gps. Non a caso in provincia di Vercelli l’Istituto agrario Galileo Ferraris, con il dirigente Giovanni Marcianò, ha indetto la prima edizione di un corso per operatore addetto all’uso di trattori agricoli e forestali con una parte teorica e una pratica, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Cinquanta gli allievi che hanno partecipato alle lezioni nel cortile della cascina annesso all’Agrario. L’istituto vuole investire nel futuro: “Per raggiungere l’obiettivo – dice Lella Bassignana, referente per l’alternanza scuola-lavoro e del progetto – abbiamo istituito un comitato tecnico-scientifico stipulando convenzioni con vari soggetti del territorio sia pubblici sia privati di durata triennale”.

 

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