Banco BPM sospende tre manager per la vicenda diamanti

Con riferimento a quanto già comunicato il 20 febbraio 2019, il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, ha deciso di sospendere in via cautelare alcuni manager. Una nota della banca dice di aver “preso atto dei contenuti del decreto di sequestro preventivo notificato dalla Guardia di Finanza in relazione alla vicenda diamanti, da cui emerge che le indagini in corso da parte della Procura di Milano riguardano alcuni manager o ex manager del gruppo, tra cui il direttore generale della Banca, Maurizio Faroni. Nei suoi confronti – prosegue il comunicato – così come nei confronti di Pietro Gaspardo (in precedenza Responsabile Pianificazione e Marketing Retail della Banca) e di Angelo Lo Giudice (in precedenza Responsabile Compliance della Banca) il Consiglio di Amministrazione ha disposto la sospensione cautelare dal servizio. Nel ribadire la natura cautelare del provvedimento assunto, la Banca è pienamente confidente nell’operato dell’Autorità Giudiziaria, a tutela di tutti i soggetti coinvolti.”

In precedenza Banco BPM aveva comunicato che le operazioni di sequestro preventivo per circa Euro 84,6 milioni, effettuate dalla Guardia di Finanza presso la Banca in relazione a indagini in corso da parte della Procura di Milano – che coinvolgono diversi istituti bancari – si riferiscono all’attività di segnalazione a IDB della clientela interessata all’acquisto di diamanti nel periodo che va dal 2003 al 2016 e dunque prima della data della fusione tra Banco Popolare e BPM. Tali indagini riguardano anche alcuni manager o ex manager del gruppo, tra cui il Direttore Generale della Banca, e lo stesso istituto per illecito amministrativo ai sensi del D.lgs 231/2001.

 

 

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