Altro passo avanti per le Tea (Tcniche di evoluzione assistita). Confagricoltura ha accolto con grande soddisfazione l’esito del Trilogo, il negoziato interistituzionale informale tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione, che ha portato al raggiungimento di un accordo provvisorio sul regolamento per le Nuove Tecniche Genomiche (NGT), meglio note in Italia come TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita).
“Un aspetto centrale dell’accordo, che recepisce una precisa richiesta di Confagricoltura – dice una nota – riguarda il trattamento delle piante ottenute tramite NGT di categoria 1. Il testo conferma infatti il principio che tali piante sono equiparate a quelle convenzionali e, di conseguenza, non saranno soggette ad alcuna etichettatura specifica. Le autorità nazionali dovranno verificare l’appartenenza alla categoria 1, ma tale controllo non sarà richiesto per le generazioni successive, evitando così inutili complicazioni burocratiche per gli operatori. Per quanto riguarda le NGT di categoria 2 la Confederazione ribadisce la necessità di mantenere alta l’attenzione affinché tali misure non si traducano in oneri troppo elevati per i produttori”.
L’accordo introduce inoltre importanti garanzie sul fronte della proprietà intellettuale e della trasparenza, rispondendo in questo modo ad alcune preoccupazioni a riguardo.
“La decisione del Trilogo rispecchia quelle che sono sempre state le richieste di Confagricoltura – afferma Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Piemonte – che, anche in Piemonte, ha svolto un’ampia azione di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione del pubblico e delle istituzioni per contribuire a superare i pregiudizi che accompagnano queste tecniche”.
Anche Cia manifesta soddisfazione: “Finalmente, dopo mesi di laboriose trattative che hanno visto Cia-Agricoltori Italiani in prima fila, l’Ue ha raggiunto un accordo preliminare che permetterà di produrre piante utilizzando New Genomic Techniques (NGT) ovvero, Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). Noi ne abbiamo sempre sostenuto con convinzione l’importanza strategica e continueremo a vigilare per consentire che questo strumento sia accessibile per tutti gli agricoltori”. Così, il presidente Cristiano Fini, commenta la svolta storica. Secondo Cia, con questo accordo l’Ue non è più fanalino di coda a livello internazionale e dimostra di voler tutelare il settore agroalimentare, investendo in tecnologia per renderlo più forte e competitivo e riducendo la dipendenza dai Paesi terzi.
“I critici delle Tea hanno parlato di ‘nuovi Ogm’ ma così non è -aggiunge Fini- perché il miglioramento genetico che si ottiene con queste tecniche esclude qualsiasi trasferimento di Dna tra organismi appartenenti a specie diverse. In questo modo possiamo rispondere alle esigenze e alle difficoltà che i nostri agricoltori fronteggiano ogni giorno. Nessun passo indietro, ora, per la prossima approvazione finale da parte della plenaria di Parlamento europeo e Consiglio”.


You must be logged in to post a comment Login