Risò, l’evento che ha dato una scossa

Risò, l’evento che ha dato una scossa

riso coldiretti vercelli 4riso confagricoltura vercellivalèriso coldiretti vercelli2riso coldiretti vercelli 3Incontri, confronti, talk, iniziative e food. Quattro giornate intense a Vercelli per Risò, l’evento mondiale cha ha richiamato istituzioni e decine di migliaia di persone. Al centro, naturalmente, il riso.

Con l’Italia leader in Ue per produzione e biodiversità, occorrono misure per promuovere il prodotto 100% nazionale, valorizzandone tracciabilità, trasparenza e sicurezza alimentare verso il consumatore. E’ il messaggio lanciato nel corso dell’incontro “Riso: una filiera che nutre il pianeta”, organizzato da Coldiretti Piemonte e moderato da Francesca Romana Barberini.

Ad aprire i lavori, il saluto del presidente di Coldiretti Vercelli e Biella, Roberto Guerrini, seguito dal sindaco di Vercelli, Roberto Scheda, dal presidente della Provincia di Vercelli, Davide Gilardino, e dall’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni. A confrontarsi sul futuro del settore, con la presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari, Roberto Magnaghi, direttore generale Ente Risi, Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, Matteo Zoppas, presidente Agenzia ICE, Evelina Flachi, presidente Fondazione educazione alimentare, Mario Francese, presidente Associazione Industrie Risiere Italiane, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ed  il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini.

“Per dare certezze alle aziende risicole italiane e garantire il ricambio generazionale, è fondamentale anche puntare sullo strumento dei contratti di filiera – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Come è necessaria l’introduzione di una clausola di salvaguardia automatica, che scatti in maniera immediata al superamento di determinate soglie di importazioni dai Paesi meno sviluppati, resta uno strumento essenziale per riequilibrare la concorrenza, garantire reddito ai produttori e difendere la tradizione risicola italiana”.

Ogni chicco è un riflesso di tradizioni, biodiversità e innovazione. E ancora economia circolare, turismo e salute. È quanto emerso dall’incontro organizzato da Confagricoltura Vercelli e Biella. La moderazione dell’evento è stata affidata al presidente dell’Unione provinciale, Benedetto Coppo, risicoltore e agronomo, che ha lasciato spazio all’intervento del ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il quale, in piena sinergia con la sala, ha ribadito l’importanza di raggiungere come obiettivo unico e unitario la tutela e la salvaguardia del lavoro degli agricoltori, custodi del territorio, e alla creazione di generazioni forti.

Un dibattito molto vivace si è poi sviluppato con l’intervento di Mario Francese, presidente Associazione Industrie Riserie Italiane con cui Luca Brondelli di Brondello, vicepresidente di Confagricoltura, Natalia Bobba, presidente Ente Nazionale Risi e Davide Gilardino presidente della Provincia di Vercelli hanno ragionato sulle logiche di mercato dei prossimi mesi, in cui diversi fattori, tra cui una forte svalutazione del dollaro, potrebbe incidere sui ricavi delle aziende.

L’assessore regionale all’Agricoltura e al Commercio, Paolo Bongioanni ha ribadito con forza il suo impegno in sostegno ai risicoli, evidenziando il grande lavoro della Direzione Agricoltura presieduta da Paolo Balocco, ma anche l’operato della Direzione al Commercio che intende valorizzare il riso, in tutte le sue forme.

L’Italia domina la risicoltura europea con oltre la metà della produzione totale, ma oggi il settore è sotto pressione e chiede a Governo e Bruxelles misure concrete per difendere qualità, reddito e futuro della filiera. Quattro le azioni chiave: dazi aggiornati e non più fermi al 2004; una clausola di salvaguardia automatica e snella contro le importazioni incontrollate; rispetto reale del principio di reciprocità in tutti gli scambi commerciali; una Pac più vicina alle imprese e capace di sostenere davvero chi produce. Lo ha detto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenendo al Festival Internazionale del Riso a Vercelli. in occasione del convegno “The future of EU rice sector: a common strategy”.

Alla vigilia del nuovo raccolto, infatti, “i nostri risicoltori affrontano una stagione segnata dall’aumento dei costi di produzione e da listini bassi -ha continuato il presidente di Cia- aggravata dall’import da Paesi terzi (+17%), dal calo dell’export, dall’inflazione che frena i consumi anche nei mercati principali come Germania, Regno Unito e Francia. Ulteriori problemi arrivano anche dalle politiche green Ue, severe e poco realistiche in primis sui fitofarmaci”.

Il clima e le sue ripercussioni sul riso. Altro tema centrale oggetto di uno dei talk nel Palazzo Dugentesco: se ne è parlato con Giampiero Valè, genetista e docente dell’Università del Piemonte Orientale, il professor Enrico Ferrero (docente di fisica dell’atmosfera all’Upo); Maurizio Tabacchi (Ideariso); Carlo Minoia (cooperativa agricola Sapise).

Altro servizio di Gianfranco Quaglia nell’Analisi

 

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