“Terre del riso patrimonio Unesco”

“Terre del riso patrimonio Unesco”

Baici vercelliPresupposti e potenzialità esistono tutti: le terre del riso possono aspirare ad essere riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Così come è avvenuto per Langhe-Roero-Monferrato. Da tempo se ne parla, l’obiettivo è stato rilanciato durante un convegno che si è svolto a Vercelli, promosso dalla Cisl Piemonte Orientale, nel salone dugentesco. Un momento di riflessione e confronto che ha chiamato a raccolta esponenti della politica, del turismo e del mondo accademico. Coordinati da Elena Ugazio, segretaria generale Cisl Piemonte Orientale, si sono avvicendati molti relatori delle province di Vercelli, Biella, Novara. Tutti concordi: le tere del riso sono un patrimonio da valorizzare e custodire, a prescindere dai confini amministrativi e dai campanili. Un “unicum”, come ha sottolineato il sindaco di Vercelli, Roberto Scheda, che ha richiamato tutti a superare i paradigmi ostili (invidia e gelosia) per andare oltre, Ricordando quel “genio di Cavour che tracciò il grande canale, con l’acqua che nel suo percorso porta acqua anche in salita, particolarità unica al mondo”. Peculiarità di questo patrimonio agricolo sono state sottolineate anche da Luca Trinchitella, presidente ente bilaterale turismo Vercelli, e dai docenti Guido Lazzarini e Francesca Silvia Rota (Università di Torino) che hanno condotto uno studio sul territorio. Per la Provincia di Vercelli, in collegamento, è intervenuto il presidente Davide Gilardino; per le Province di Novara e Biella rispettivamente Luigi Laterza e Emanuele Ramella Pralungo. Marzio Olivero sindaco di Biella; per il Comune di Novara il vicesindaco Ivan De Grandis e l’assessore all’ambiente e smart city, Elisabetta Franzoni. La professoressa Eliana Baici (Università Piemonte Orientale) ha evidenziato potenzialità e criticità del sistema risicolo, il condizionamento delle dimensioni ridotte di alcune aziende, che non sempre hanno la forza per anticipare il futuro e attrezzarsi per le nuove sfide. Il presidente di Ovest Sesia, Stefano Bondesan, sul cambiamento climatico: “Dobbiamo realizzare gli invasi per trattenere l’acqua, viceversa nel nostro territorio fra 45 anni non sarà più possibile coltivare riso”. Ha concluso Luca Caretti, segretario regionale Cisl.Baici vercelli

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