Deflusso ecologico, rinvio (al 31 dicembre 2026) che salva la risaia

Deflusso ecologico, rinvio (al 31 dicembre 2026) che salva la risaia

Bongioanni e SacchettoBrustia Manrico risaiaSarà rinviata al 31 dicembre 2026 su tutto il territorio regionale piemontese l’applicazione del cosiddetto “Deflusso ecologico”, l’obbligo di garantire una portata prefissata nell’alveo dei fiumi, mettendo però a rischio l’attività di irrigazione dei campi.

Soddisfazione è espressa dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e dal consigliere FdI e presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Piemonte Claudio Sacchetto, primo firmatario della proposta che ha ricevuto il pieno sostegno del capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Riva Vercellotti: «Con questo provvedimento abbiamo voluto dare un segnale forte rispetto alle richieste che più volte ci sono pervenute dalle Organizzazioni agricole e dai Consorzi irrigui in merito all’applicazione del Deflusso Ecologico, che in molti casi risulta del tutto inapplicabile e potenzialmente devastante per il sistema irriguo della nostra Regione. È un intervento di buon senso a favore della nostra agricoltura”.

Inoltre, un comma inserito dall’emendamento nel testo di legge va a normare la percentuale d’acqua da garantire nei corsi d’acqua in maniera compatibile con la necessità di provvedere alle operazioni di irrigazione e di cura dei terreni. La norma viene quindi resa più flessibile, meno teorica e più aderente alla realtà idrografica del Piemonte, che vede la preponderanza di corsi d’acqua a carattere torrentizio e dalla portata discontinua. Spiegano Bongioanni e Sacchetto: «Per stabilire la possibilità e l’entità del prelievo idrico, la portata del corso d’acqua non verrà più predeterminata a priori e a tavolino, ma calcolata in modo dinamico sulla base del flusso effettivo del periodo di riferimento».

Il delegato Cia Manrico Brustia: «Siamo soddisfatti che siano state accolte alcune nostre istanze. La proroga del deflusso ecologico ci permette di poter effettuare una sperimentazione su diversi corsi d’acqua, come richiesto dai Consorzi, per dimostrare che i quantitativi predeterminati sono eccessivi e che comprometterebbero l’intera gestione della risorsa idrica, mettendo in difficoltà tutta la rete di distribuzione dell’acqua, con possibilità di gravi danni alla produzione agricola. La seconda parte dell’emendamento prevede di applicare un sistema dinamico su tutti i corsi d’acqua di tipo torrentizio, e questo è fondamentale perché non avendo una portata stabile avrebbero generato una carenza d’acqua invece utile all’agricoltura, indispensabile soprattutto nei periodi estivi. Speriamo che questo emendamento sia immediatamente applicato, e utilizzato anche dalle Province per eventuali deroghe in situazioni di emergenza, snellendo i tempi tecnici».

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