Avvisi ai naviganti: arriva la pace fiscale per chi splafonò le quote latte

Avvisi ai naviganti: arriva la pace fiscale per chi splafonò le quote latte

di Paolo Guttardi

Pace fiscale con le Quote latte

Fare “pace” sulle quote latte. In gioco c’è oltre un miliardo e 300 milioni di euro dei debiti di chi splafonò da quando Filippo Maria Pandolfi, nel 1984, scambiò il latte con l’acciaio. Nel Dl Fiscale, c’è la soluzione dell’affaire quote latte. Non si tratta di una pietra tombale, ma di un’opportunità – per chi vuole chiudere una volta per tutte la pratica – di mettersi in regola, chiudere i conti con il passato e rimettersi in pista. A fronte dello stralcio degli interessi, delle sanzioni accumulate negli anni e del pagamento di una percentuale (che dovrebbe variare tra il 15, il 20 e il 50 per cento a seconda dello stato dell’arte dei procedimenti in atto) dell’imposta originaria.

Assicurazioni agricole, lo sprint finale di AGEA

Gestione rischio in agricoltura e tutela reddito degli agricoltori sono temi fondamentali. Il Ministero delle Politiche Agricole ed AGEA, sollecitati dalle Organizzazioni agricole, tra le quali Confagricoltura, e dai Condifesa, stanno proseguendo con le attività di ammissione al pagamento delle domande di aiuto relative alle campagne 2015, 2016 e 2017. Le problematiche del ritardo dei pagamenti sono in decisivo superamento. Sulla campagna 2015 sono stati erogati contributi per 168 mln di euro a fronte di richieste pari a 195 mln, mentre sono in corso le istruttorie per i pagamenti non ancora avvenuti. Sulla campagna 2016 sono state presentate domande di contributo per 190 mln euro ed erogati contributi per 113 mln. Sulla campagna 2017 sono state presentate domande per importi di 176 mln ed erogati contributi per 59 mln di euro. Il lavoro svolto e le semplificazioni adottate hanno prodotto risultati concreti a partire da luglio 2018, Entro la fine del 2018 si prospettano pagamenti per circa 170 mln di euro, e, in virtù dello sforzo richiesto ai Condifesa ed ai CAA nel mese di ottobre, si prevede anche l’avvio di una buona parte dei pagamenti relativi alla campagna 2018. Il pericolo da scongiurare è, infatti, la perdita di preziose risorse per il settore agricolo.

Il dibattito sulla nuova Pac

E’ già tempo di pensare alla futura Pac post 2020. È evidente -dichiara Confagricoltura- come il tempo procedurale della riforma pac influenzi le decisioni da assumere, tanto più che si discute su una riforma molto complessa e articolata. Le maggiori criticità riguardano la disponibilità delle risorse che mal si sposano con gli aspetti ambiziosi della pac, a fronte di una spesa agricola Ue scesa sotto il 30%. Vi è poi la convergenza esterna, con il trasferimento di risorse da paesi come l’Italia che hanno pagamenti su ettari, ad altri Stati membri, senza però considerare le diverse spese all’interno di ogni paese. Altra criticità, sottolinea Confagricoltura, sono le pretese senza alcun incentivo, come il maggior interesse ambientale richiesto agli agricoltori a cui però non corrisponde nessun ritorno remunerativo. Vi è inoltre il problema del new delivery model col rischio di rinazionalizzazione delle politiche agricole. Vi è il pericolo di incorrere in contrapposizione di forze nascoste alle quali gli Stati potrebbero cedere, col rischio di essere molto oneroso e di avere maggiori ritardi nei pagamenti agricoli .fotoavvisi

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