
Riso protagonista all’ambasciata d’Italia nel contesto dell’Italian Rice Tasting Experience, organizzato in occasione della Decima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
L’evento dedicato al riso ha di fatto aperto il programma, con l’intervento della presidente di Ente Nazionale Risi, Natalia Bobba e della responsabile del laboratorio chimico merceologico del Centro Ricerche sul Riso, Cinzia Simonelli. Onore di casa dell’ambasciatrice Stefania Rosini. L’incontro è stato dedicato alle caratteristiche uniche del riso italiano e alla celebrazione degli 80 anni della varietà Carnaroli.
Bobba ha illustrato le potenzialità del cereale Made in Italy: maggiore produttore in Europa (57% del totale), l’Italia vanta vari tipi di riso, ciascuno adatto a lavorazione ed uso diversi, con una coltura oggi all’avanguardia che vede l’impiego di tecnologie sofisticate, sempre tuttavia mantenendo il rispetto dell’ecosistema ed i più alti standard di controlli sanitari e di sostenibilità.
Ad un pubblico di operatori locali, ristoratori, esperti culinari e giornalisti di settore, rappresentanti istituzionali e della comunità internazionale, il riso è stato presentato anche in alcune delle versioni culinarie nazionali (dall’arancino, all’insalata di mare, al risotto al tartufo fino al budino dolce), insieme ad altri prodotti del territorio (parmigiano di differente stagionatura e gorgonzola, promossi con successo in Danimarca da una recente campagna ICE; salumi e panettone piemontesi), a supporto anche della candidatura della Cucina italiana nel patrimonio immateriale dell’Unesco.
Una esposizione di campioni di diciannove tipi di riso, dei quali sono state spiegate le caratteristiche e i più comuni usi nelle ricette tipiche, ha accompagnato la manifestazione, fornendo ai numerosi interessati anche un ricettario per il “ fai da te” domestico.
Una curiosità: Italian Rice Tasting Experience cade proprio in uno dei momenti più critici per il settore in Italia. Ente Nazionale Risi si sta impegnando con tutta la filiera e il ministro Lollobrigida per richiedere l’applicazione della clausola di salvaguardia, barriera indispensabile a contrastare l’arrivo a dazio zero o agevolato del riso dal Sudest asiatico. I negoziati, in corso a Bruxelles, sono arrivati a un punto di difficile e di non ritorno: entro pochi giorni la decisione. La presidenza di turno del Consiglio europeo, in capo alla Danimarca, sta cercando di trovare una soluzione, ma finora la proposta viene giudicata insoddisfacente e minimalista, tale da agevolare la concorrenza. A maggior ragione la presenza a Copenaghen assume un significato importante.
Ma i danesi consumano abitualmente riso? Non è un ingrediente principale dell’alimentazione. Tuttavia è conosciuto soprattutto per due piatti: Risengrod (specie di papa di riso o riso al latte caldo, tipico dell’9nverno) oppure Risalamande (dolce freddo sempre a base di latte, panna montata, mandorle, che si serve a Natale con salsa di ciliegie).
Nelle foto: l’ambasciatrice d’Italia in Danimarca, Stefania Rosini e Natalia Bobba, presidente di Ente Nazionale Risi; il tavolo con i tipi di riso e il ricettario; Natalia Bobba e Cinzia Simonelli, responsabile del laboratorio chimico merceologico.


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