Con un finanziamento di 28 milioni di euro per la manutenzione straordinaria del Canale Regina Elena e del Diramatore Alto Novarese parte l’operazione restauro della rete irrigua piemontese. Il finanziamento era stato disposto durante la prima riunione della Cabina di Regia per l’Emergenza Idrica in favore della Regione Piemonte. Consentirà a Est Sesia, il maggior consorzio di irrigazione in Italia, di realizzare tre importanti interventi.
Le decisioni prese dalla Cabina di Regia voluta dal Governo si riferiscono a cinque interventi ritenuti urgenti in cinque diverse regioni. Il finanziamento destinato al Piemonte riguarda opere di manutenzione straordinaria per il miglioramento della tenuta idraulica, del trasporto della risorsa idrica e del suo risparmio. Interesserà i comuni del Novarese di Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago Novarese e Cameri, per un valore complessivo di 27,8 milioni di euro. Gli interventi saranno tre: la Galleria Motto d’Oneggio, il Ponte Canale e la Galleria Loreto.
I progetti selezionati dalla Cabina di Regia per la Regione Piemonte sono stati presentati nel dettaglio durante una conferenza stampa nella sede di Est Sesia, con gli interventi di Marco Protopapa, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Matteo Marnati, assessore all’Ambiente, Energia, Innovazione e Ricerca di Regione Piemonte, Camillo Colli e Mario Fossati, rispettivamente presidente e direttore generale di Est Sesia
“Si tratta di una prima e rapida risposta a livello statale ai problemi causati dalla siccità dell’anno scorso, commenta Mario Fossati – Da parte nostra, alla luce delle possibilità offerte dal PNRR, abbiamo approntato un piano strategico composto da diverse opere che riteniamo fondamentali per le nostre aziende e per il territorio, in modo da far fronte alle sfide del cambiamento climatico e utilizzare al meglio la risorsa idrica”.
“Siamo molto soddisfatti, aggiunge il presidente Colli, che nel corso della prima riunione della Cabina di Regia per la Crisi Idrica, il Governo abbia scelto di finanziare un importante progetto di ristrutturazione del Canale Regina Elena”.
“Dopo oltre vent’anni, finalmente il canale Regina Elena, di proprietà del demanio regionale, riceve importanti risorse da parte del Ministero delle Infrastrutture che permetteranno di fare interventi molto urgenti, utili sul canale per ottenere tre obiettivi: sicurezza e incolumità pubblica, aspetto strategico, perché preleva acqua dal Lago Maggiore e la distribuisce sull’intera area che comprende tre province (Novara, Vercelli e Pavia), e tutela e sviluppo del comparto di eccellenza agricola locale, afferma Matteo Marnati, assessore regionale all’Ambiente e coordinatore per l’emergenza siccità. Anche se alla luce di quanto purtroppo è accaduto nella vicina Emilia-Romagna, alla cui popolazione va tutto il nostro appoggio, e alle previsioni meteo che annunciano maltempo diffuso su tutto il Piemonte, parlare di siccità sembrerebbe fuori tempo, questi interventi sono fondamentali: occorre agire in ottica strutturale, e non emergenziale, per mettere in sicurezza non solo l’agricoltura ma tutto il territorio dal rischio idrogeologico”.
“Con il progetto di interventi sul Canale Regina Elena e Diramatore Alto Novarese certifichiamo l’impegno della Regione Piemonte sul tema dell’emergenza della risorsa idrica. Il Piemonte a livello nazionale è tra le Regioni più attive e attente al tema e lo dimostra il fatto che su 100 milioni di euro messi a disposizione dal Governo, speriamo come anticipo, siano stati destinati quasi 28 milioni al nostro territorio, sottolinea Marco Protopapa, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte. La Regione ha lavorato di anticipo vagliando i diversi impianti e strutture irrigue che necessitavano di ristrutturazione fornendo tempestivamente un elenco alla Cabina di Regia con progetti cantierabili per un importo pari a circa 1 miliardo e 400 milioni e già nel 2021 l’Assessorato regionale all’Agricoltura ha lavorato per l’apertura del primo bando destinando risorse ai Consorzi irrigui e di bonifica per la realizzazione dei progetti per il miglioramento della rete irrigua e abbiamo avuto una grande risposta. Il progetto presentato dal Consorzio Est Sesia ha una valenza importante per il territorio e anche per tutto il comparto agricolo in relazione all’utilizzo delle acque provenienti dal Lago Maggiore”.
Il finanziamento ottenuto riguarda in particolare tre lotti presentati da Est Sesia nel quadro di una serie più articolata di progetti esecutivi già cantierabili in sottoposti al vaglio del PNRR per oltre 260 milioni complessivi.
L’intervento sul ponte canale prevede la demolizione delle ultime due campate, ed è studiato in modo da essere realizzato in due fasi successive. La prima, di preparazione, avverrà senza interrompere il flusso d’acqua del canale, e prevede la costruzione delle travi principali e degli altri elementi prefabbricati, la realizzazione in sito dei micropali e delle parti di fondazione che non richiedono la disattivazione del canale esistente. La seconda fase si svilupperà rigorosamente nei 6 mesi invernali di asciutta, e prevede la demolizione del ponte esistente, la costruzione dei tratti di monte e di valle, il montaggio delle travi longitudinali e delle predalles, la realizzazione della soletta di fondo, la realizzazione delle finiture e collaudi.
“La rete idrica novarese, ma in generale tutte le infrastrutture idriche del Paese, necessitano di manutenzione continuativa e particolarmente impegnativa. Est Sesia lavora costantemente per migliorare l’efficienza dei canali gestiti: nel corso del periodo particolarmente difficile vissuto lo scorso anno, quando il problema della siccità è emerso in maniera importante, le perdite registrate erano state dell’ordine del 10% circa, decisamente inferiori alle medie nazionali. Investire in opere di efficientamento e manutenzione, conclude Fossati, consentirebbe di minimizzare ulteriormente le perdite, e quindi di avere a disposizione acqua per l’irrigazione di migliaia di ettari in più”.
Il Canale Regina Elena ha origine dalle acque del Ticino, e scorre per 25 km partendo dalla diga di Porto della Torre fino a originare il Diramatore Alto Novarese. Questo canale artificiale, lungo 21 km, inizia la sua corsa nei pressi di Bellinzago Novarese, attraversa una galleria lunga 781 metri, taglia tutta la provincia di Novara superando diversi torrenti e, tramite un ponte canale, anche la roggia Mora Strona, per terminare nel Canale Cavour presso il fiume Sesia. I lavori per entrambi i canali sono iniziati alla vigilia della Seconda guerra mondiale (il Regina Elena è stato completato nel 1954, mentre il Diramatore è entrato in funzione più tardi, nel 1981).
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